Ho cominciato a studiare "la storia della letteratura italiana". Eh, lo so, sembra un impegno pesantissimo, ma a dire la verità, non lo è. Si tratta semplicemente di un sommario di alcuni dei più importanti autori dalla fine del '700 fino a metà del '900`. Più importanti? Vuol dire i più importanti secondo la nostra professoressa. La settimana scorsa abbiamo saputo perché il premio Nobel sarebbe consegnato (si dice così in italiano?) al Pascoli e non al Carducci.
Una cosa che mi interessa molto è come vivevano i poeti, in quale ambiente, come erano come persone in quale epoca vivevano e sotto quali condizioni. Queste informazioni mi aiutano a capire la loro poesia. Fino a adesso, le opere del Leopardi mi hanno colpito profondamente e così ha fatto anche la sua vita. 'L'infinito' e 'A Silvia' sono comprensibili anche per me. Lui riesce a darmi un'immagine della sua vita, i suoi dolori e le sue speranze.
È bello, alcune righe scritte su una carta secoli fa, sopravvivono guerre, terremoti e non so che altro, per finire dentro il cuore di una persona d'oggi. Continuerò a studiare, come il signore Lennart del post precedente o un altro signore di cui ho sentito la settimana scorsa. Studia il tedesco all'Università si Stoccolma e ha novant'uno (sì 91) anni :-)
Adesso mi rivolgo a chi sta a Stoccolma, andate a Liljevalchs , il museo d'arte a Djurgården, c'è una mostra con l'arte dell'inizio del '900 che mi sembra molto interessante. Gli artisti sono Grünewald, Hjertén e Leander-Engström. Io ci andrò il più presto possibile, appena riesca a staccarmi dai libri!